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CONSIGLI E MITI DA SFATARE

Tanti modi per dire la stessa cosa
Diciamolo una volta per tutte.

La stufa viene spesso definita in diversi modi, ognuno le mette il vestito che vuole ma alla fine sotto sotto rimane sempre lei. Quindi, per essere chiari, Stufa a Olle, Kachelofen, in ceramica, maiolica, a legna, artigianale, sono la stessa identica cosa.

Ognuno scelga la versione che preferisce.

La tradizione ci porta a chiamarla “Mussa” concettualmente Stufa a Legna di montagna, in omaggio alla nostra terra Ladina, la Val di Fassa.

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Prima accensione: fallo con calma (e col fuoco giusto)

La tua stufa è fatta a mano, con amore e con acqua. Proprio così. Prima di partire a pieno regime, bisogna lasciarla asciugare bene. Come si fa? Semplice.
Accendila una ventina di volte con l’aria aperta al massimo (non chiuderla!). Usa legna secca, circa 2,5 kg per volta, aggiungendola poco a poco. Dopo ogni accensione, aspetta almeno 8 ore prima di riaccenderla.
Ogni volta puoi aumentare un po’ la dose, fino ad arrivare ai 10 kg totali. Serve pazienza, ma il calore buono si costruisce così.

    Con la legna non si scherza

    Mai caricare legna nuova sulla brace ancora calda, e no, nemmeno la sera prima “così al mattino è pronta”.
    La brace sotto la cenere può restare viva anche per tre giorni. Risultato? La legna può prendere fuoco da sola. E no, non è una magia: è un rischio serio. Si formano gas, si rischia l’autocombustione e alla stufa non fa bene.
    Carica la legna solo quando la stufa è completamente fredda. Sempre.

      L’aria serve. Sempre.

      Senza abbastanza aria comburente, la stufa fa fatica a respirare. E quando respira male, succede di tutto:

      • Fumo, creosoto, combustione inefficiente
      • Rischi di incendi nella canna fumaria
      • Monossido di carbonio = pericolo serio

      Morale: tieni aperti i canali di ventilazione, meglio se prendono aria direttamente da fuori.
      Vuoi semplificarti la vita? Una centralina come Fire Control o Time Control regola tutto in automatico, evitando errori e gestendo ogni fase del fuoco nel modo giusto.
      Una stufa che respira bene, scalda meglio.

      Cos’è un sistema di accumulo?

      Hai presente quando si dice accumulare qualcosa, un po’ come gli animali che vanno in letargo e devono fare scorte per l’inverno? Ecco, così funziona la Stufa ad accumulo.

      Immagazzina il calore e lo rilascia gradualmente nel tempo, garantendo un riscaldamento più efficiente e prolungato anche dopo lo spegnimento del fuoco.
      Quindi:

      • La stufa accumula il calore generato dalla combustione nei mattoni refrattari e nei materiali di rivestimento come ceramica, maiolica o pietra ollare.
      • Il calore immagazzinato viene rilasciato gradualmente nell’ambiente, evitando sbalzi di temperatura.
      • L’efficienza energetica è maggiore perché si usa meno legna, non c’è dispersione e il calore dura tutto il giorno.

      è vero che è meglio non bruciare carta e cartone nella stufa?

      Si!. Quante volte abbiamo visto le stufe intasate di carta e cartone, trattate come dei bidoni, tanto poi si brucia tutto. Se volete un consiglio spassionato, sappiate che carta e cartone alla stufa a legna non fanno bene, se non in piccole dosi.

      Quanta cenere posso lasciare nella stufa?

      3/4 cm sul fondo vanno bene ma non di più. Se non viene bruciata carta o cartone e le legna è di buona qualità produrrà solo una piccola quantità di cenere. Meno lavoro di pulizia per te e una lunga vita alla tua stufa.

      Perché si dice “fare la legna?”

      L’espressione “fare la legna” deriva dalla nostra tradizione montana ed è usata per indicare l’attività di raccogliere, tagliare e preparare la legna per l’inverno.
      “Fare la legna”:

      • Andare nei boschi a tagliare alberi o raccogliere rami secchi
      • Segare e spaccare i tronchi in pezzi più piccoli
      • Impilare la legna in cataste per farla asciugare e conservarla

      Qual è la legna migliore?

      Partiamo dal presupposto che la legna migliore è sempre quella che trovi più vicina a casa tua, quella dei tuoi boschi, ancora meglio se sei tu a farla o il tuo vicino, cerchiamo di suggerire la scelta di comportamenti sostenibili.

      In linea generale assicurati che:

      • Sia stata tagliata almeno due anni prima per darle il tempo di seccarsi bene, con una percentuale di umidità tra il 15 e il 20%.
      • Il legno di Faggio dà la resa migliore produce più calore e non è resinosa. È un legno duro e la quantità utilizzata viene ridotta rispetto ad altri tipi.
      • Ogni legno è diverso quindi dovrai caricare la tua stufa a seconda del peso che ha. Solitamente sono consigliati tra i 7 kg e i 12 kg per scaldare genericamente con un tempo che va dalle 8 alle 12 ore.

      Ogni quanto va pulito il camino?

      La risposta è, dipende da quanto usi la Stufa a Legna. Solitamente se viene accesa una volta al giorno – esclusa la stagione più calda – il suggerimento è di chiamare lo spazzacamino una volta all’anno.
      Un po’ come la revisione della macchina, sai che va fatta, sei a norma e ti garantisci sicurezza, meglio farla una volta all’anno.

      Un suggerimento? Meglio farlo in estate quando la stufa è a riposo così quando arriva il freddo è già pronta per fare il suo lavoro, scaldarti come si deve.

      Qual è il metodo migliore per accendere la stufa a legna?

      Diciamo che oggi, grazie ai prodotti per velocizzare l’accensione tutto è più semplice ma il nostro metodo è quello che permette di provocare meno fumo e far sì che il fuoco prenda meglio, emettendo quel crepitio della legna che brucia, uno dei motivi per cui ci piace così tanto ritualizzare questo momento durante le nostre giornate.
      Quindi per farla breve: la legna più grossa e pesante sotto e i listelli più fini sopra.

      Un po’ di carta o della diavolina come ciliegina sulla torta et voilà, il fuoco è servito!

        Se sai accendere bene la stufa il vetro ti ringrazierà

        Un po’ di segni sul vetro ceramico sono normali, ma con qualche accorgimento restano pochi e sparsi.

        • Lascia la porta leggermente aperta per qualche secondo all’accensione.
        • Usa solo legna ben secca.
        • Niente carta o carta di giornale, per favore.
        • Accendi dall’alto: brucia meglio, fa meno fumo e il vetro ringrazia.

        Chiudi l’aria solo nella fase finale, quando ci sono solo le braci (se hai la centralina elettronica, fa tutto lei).
        E ogni tanto, una pulita con un prodotto adatto ci sta. Così il fuoco resta sempre uno spettacolo da guardare.

        Maiolica: bellezza vera, con tutte le sue imperfezioni

        Ogni cavillo, ogni sfumatura è il segno di una lavorazione artigianale autentica. Non è un difetto: è il suo carattere.
        Per pulirla al meglio:

        • Usa solo un panno morbido e asciutto.
        • Evita i liquidi: potrebbero far risaltare di più le imperfezioni.
        • Mai pulire quando la stufa è calda.

        Trattala con delicatezza, e lei continuerà a scaldarti con stile.